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Correre … in montagna, … in altura … e su percorsi in vari ambienti … negli ultimi anni hanno preso piede molte discipline derivanti dalla “Corsa” e che si svolgono in ambiente montano o collinare, comunque a contatto con la natura … non dobbiamo dimenticare che queste attività, (ovviamente nella loro forma utile) hanno radici molto lontane, infatti in passato erano frutto di esigenze quotidiane, mentre oggi, si praticano per passione o per sport … discipline che stanno conquistando sempre più proseliti in tutto il mondo …

… la CORSA in MONTAGNA …

… il TRAIL RUNNING …

… e lo SKY RUNNING …

ad un primo impatto, sembra che ci sia poca chiarezza nel differenziare queste discipline: forse, semplicemente perché in tutte … si tratta di “correre” in montagna … “muovendosi tra rocce, cielo e nuvole” … la pratica di queste discipline è in forte crescita, ma, come in tutte le cose esistono delle differenze … anche per una “storia giovane” … che evolve e continua …

… alcune brevi note …

  • Corsa in Montagna.

Attività che in Italia è gestita e regolamentata dalla FIDAL, (Federazione Italiana di Atletica Leggera) mentre nel mondo dalla IAAF, (International Association of Athletics Federations); generalmente si svolge in ambiente montano o collinare, con brevi tratti asfaltati che complessivamente non devono superare il 20% della lunghezza totale, la quota altimetrica massima non deve superare i 3ooo metri, la pendenza media dovrà essere compresa tra il 5% e il 20% e tutto il percorso dovrà sottostare a determinati requisiti di sicurezza.

  • Trail Running.

Si tratta di un tipo di corsa che si pratica su sentieri sterrati o mulattiere, con percorsi meno impegnativi rispetto allo Sky Running, ma che apre le porte anche ad altri ambienti che non sono solo alpini, infatti, si svolgono gare anche in luoghi che hanno caratteristiche più collinari, di pianura o addirittura anche desertiche, come per la quasi totalità di queste nuove discipline lungo il tracciato sono previsti dei “check point” … e dei “cancelletti” che devono essere tassativamente rispettati; recentemente il “Trail Running” è stato anche riconosciuto come disciplina dell’Atletica Leggera, (quindi in Italia viene regolamentato dalla FIDAL) infine, a conferma della vitalità di queste gare, negli ultimi anni, in alcune configurazioni “ultra”, si sta aumentando notevolmente il loro sviluppo chilometrico e il dislivello complessivo.

  • Sky Running.

Questa disciplina in Italia è curata dalla FISKY, (Federazione Italiana Skyrunning) mentre nel resto del mondo è gestita dalla ISF, (International Skyrunning Federation) si svolge anch’essa in ambiente montano con brevi tratti asfaltati, (nell’intero percorso, non devono superare il limite massimo del 15%); in questo sport, rispetto alla “Corsa in Montagna”, la quota massima può superare i 4.000 metri, i tracciati sono più tecnici ed impegnativi, possono prevedere persino passaggi attrezzati con corde fisse o catene, dove la difficoltà, in ogni caso, non dovrà superare il secondo grado alpinistico, infine, le pendenze medie e massime sono maggiori ed è ammesso avvalersi dell’utilizzo dei bastoncini da trekking. Le gare di norma vengono divise in specialità differenti: Vertical, Sky-Race, Ultra, Extreme, ecc.

… il praticante … l’atleta … il trail-runner … lo sky-runner …

Nonostante possa essere considerata una delle specialità più faticose e che richiedono il maggiore allenamento specifico per poter essere affrontate, molti ne sono attratti; due, soprattutto sono le tipologie principali di atleti che vi si avvicinano: gli sci alpinisti e coloro che praticano le specialità dell’atletica leggera … tutti questi appassionati della “corsa in quota” … affrontano queste competizioni per il piacere della sfida nei confronti dei propri limiti … i percorsi toccano quote elevate, che possono comprendere tratti innevati o ghiacciati, affrontano dislivelli ragguardevoli, si sviluppano su lunghe distanze, incontrando tratti ripidi, sconnessi e scoscesi … senza dimenticare le condizioni atmosferiche, che giocano un ruolo molto importante …

La pratica di questi sport … si sta rivelando particolarmente utile anche per la conduzione di ricerche scientifiche, sottoponendo gli atleti ad analisi ed esami prima e dopo la gara, in particolare, oggetto di studio sono: lo stress psicologico e psico-fisico derivante da un impegno e un’attenzione prolungati, la reazione alla carenza di ossigeno, la resistenza agli sforzi prolungati.

Da queste note si può capire che queste discipline sportive non sono accessibili a tutti, ma … molti potrebbero praticarlo a condizione di possedere una preparazione fisica davvero adeguata e monitorata, ma, anche la “storia” individuale del potenziale praticante risulta fondamentale … infine, il consiglio che si può dare a chi vuole cimentarsi in questo tipo di attività, (prescindendo dalla specialità scelta) è quello di approcciare con la corretta attrezzatura e in modo graduale, praticando questa attività nella condizione di massima sicurezza possibile, oltre a ricordare un aspetto non meno importante: il rispetto della natura che ci circonda.


Il “mondo” dello Sky Running è quello più articolato … e le “sue” discipline vengono classificate in 3 macro-catergorie:

  • Sky.

Competizioni con percorsi che presentano uno sviluppo da 20 a 50 km e una durata massima di 5 ore, (5% Tolleranza Ammessa); normalmente il percorso deve superare la quota di 2000 metri s.l.m. e nei paesi in cui ciò non sia possibile a causa la morfologia del territorio, si ammette un’alternativa: ovvero, una pendenza media minima del 13% e il raggiungimento del punto di massima altitudine.

  • SkyRace.

Si tratta di “gare brevi”, dove è stabilito che la durata massima del “tempo gara” per il vincitore non superi le 3 ore, regolando di conseguenza anche la lunghezza dei percorsi, con un dislivello minimo di 1140 metri, (1200 metri / -5%); sono manifestazioni che richiamano molto pubblico.

  • Sky-Marathon.

Generalmente sono competizioni che richiedono una distanza minima di 30 km, una durata superiore alle 3 ore e un dislivello positivo minimo di 1900 metri, (2000 metri / -5%); va evidenziato che, quale alternativa, in questa categoria “rientrano” le gare di “SkyRace” che superano la quota dei 4000 metri s.l.m.

Per le “Sky-Marathon” esistono delle ulteriori suddivisioni, definite “Ultra”, si tratta di percorsi con uno sviluppo in lunghezza anche ampiamente superiore ai 50 chilometri e con un tempo stimato per il vincitore di gran lunga superiore alle 5 ore.

  • Ultra SkyMarathon

Distanza Minima: 52,5 km (50 km + 5%) – Tempo per il vincitore: Oltre le 5 ore 15′ (5 h. + 5%) – Dislivello Positivo Minimo: 2500 metri.

  • Ultra XL SkyMarathon

Distanza Minima: Superiore a 52,5 km – Tempo per il vincitore: Oltre le 12 ore – Dislivello Positivo Minimo: 5000 metri.

  • Vertical

Questi percorsi generalmente hanno una pendenza media minima del 25% e in alcuni tratti anche superiore al 33%, prevedono tre livelli relativi al dislivello da superare: da 0 a 1000 metri, da 1000 a 2000 metri e da 2000 a 3000 metri, a cui viene applicata una tolleranza del 5%, inoltre, esiste una gamma di specialità “Sprint” e “Abbinate” in cui potersi cimentare …

  • Vertical Kilometer: Dislivello di 1000 m – Distanza massima 5 km
  • Double Vertical Kilometer: Dislivello di 2000 m – Distanza massima 10 km
  • Triple Vertical Kilometer: Dislivello di 3000 m – Distanza massima 15 km
  • Sky Speed: Dislivello minimo 100 m – Pendenza Media superiore al 33%
  • Vertical Running: Pendenza Media superiore al 45%  (Praticamente si corre sulle scale …)
  • Sky Scraper Racing: Pendenza Media superiore al 45%  (Praticato nei grattacieli delle città …)

… un lungo elenco … che si chiude con ulteriori categorie di gare tipo “Sky Running”.

  • Sky-Bike.

Sport combinato composto da bicicletta da corsa o mountain bike e vertical kilometer oppure un altro tipo di gara “sky-running”.

  • Sky-Raid.

Gara in “team”, combinando prove di tipo “sky-running” su lunghe distanze, con altri tipi di discipline. (Ciclismo, Sci, Arrampicata)

  • Sky-Trail.

Manifestazioni che non rientrano in nessuna delle categorie descritte sopra, ma si tengono su percorsi con le seguenti caratteristiche.

  • Tipologia del percorso: 90% su “terreno naturale”, (Off-Road) e massimo 10% su asfalto.
  • Quota Massima: Superiore ai 2000 metri s.l.m.
  • Lunghezza del percorso: Minimo 15 km.