… INFO per l’ALPINISMO …

… alcune brevi note …

L’Alpinismo è una disciplina che si basa sul superamento delle difficoltà incontrate durante la salita di una montagna; l’etimologia della parola rimanda alle Alpi e quindi ai primi tentativi di scalata delle sue maggiori vette … termine che in seguito, venne esteso e “adottato” in tutta la Terra … l’Alpinismo … potrebbe essere definito: “… lo sport delle ascensioni in montagna …”.

Esso “nasce ed arriva” da lontano … dagli albori … che vengono tradizionalmente collocati in concomitanza con la prima ascensione alla vetta del Monte Bianco, (una salita che avvenne prevalentemente con scopi scientifici) passando negli anni a seguire, per le principali vette dell’arco alpino, fino ad “arrivare” all’ascensione del Monte Cervino, con scopi che ormai, non erano più solamente scientifici, ma di “sfida”… qui, può con ogni probabilità essere collocata la nascita dell’alpinismo sportivo e/o di conquista … tutto ciò, avvenne coprendo un arco temporale di circa ottant’anni … passano gli anni e il livello cresce … le “Grandi Pareti”, le “Vie Difficili”, le “Pareti Nord” … il “Grado di Difficoltà”, la “Tecnica”, lo “Stile”, le “Ascensioni Extra-Europee”, gli “8000” e … la storia continua …

… l’alpinista …

L’alpinista, per sapere quale ascensione, (“Via”) può affrontare in base alle sue capacità tecniche e alla sua preparazione fisica, ha necessità di conoscere la difficoltà della “Via” stessa, al fine di non correre il pericolo di ritrovarsi su un terreno che non è in grado di superare senza poter tornare indietro, ovviamente ad esclusione dei casi in cui si è di fronte all’apertura di nuovi itinerari, quindi, dovrà essere preparato ad affrontare anche “grandi incognite”; l’operazione di assegnare un grado a una “Via” è detta “quotare” o “gradare” e viene effettuata dagli “apritori” e/o dai primi “ripetitori” della stessa.

Data la difficoltà di classificare le vie per i soli dati oggettivi, le vie vengono classificate attraverso il confronto con delle vie note, utilizzate come “metro di riferimento” e per le quali c’è un largo consenso del loro grado di difficoltà; tuttavia, può capitare che subentrino dati soggettivi, ad esempio, l’abilità dell’alpinista o l’abitudine a muoversi in un certo ambiente … e fattori oggettivi ma variabili, ovvero, le condizioni atmosferiche o l’innevamento … infine risulta superfluo ricordare, che per poter praticare l’alpinismo con un relativo “margine di sicurezza” è utile disporre di una completa dotazione … oltre a saperla utilizzare nella maniera corretta! 

(Casco – Imbracatura – Ramponi – Piccozza – Corde – Materiali e Attrezzature per … – ecc.)


Coniugare oggi, una sola scala per l’alpinismo, è diventata una “disciplina complessa” … un’ascesa alpinistica può avvenire su roccia, neve, ghiaccio o anche attraverso “percorsi misti”, ovvero, con la presenza di tutti e tre gli elementi contemporaneamente; sia per la progressione in salita e ovviamente anche per la discesa, per fare ciò, sono utilizzate, le tecniche di “Arrampicata su roccia” o di “Arrampicata su ghiaccio”.

Difficoltà Alpinistica  >>>  Difficoltà Sportiva  >>>  Difficoltà su Ghiaccio

Le varie discipline dell’alpinismo e dell’arrampicata, che si “abbracciano e intrecciano” … usano differenti scale di difficoltà, inoltre, a seconda dei paesi e delle zone i cui l’alpinismo è praticato, (Europa – Stati Uniti – Australia – ecc. …) possono anche coesistere scale diverse:

  • Arrampicata Libera. Le scale di difficoltà più usate sono quelle definite dalla “UIAA”, essa è espressa da un numero romano che va da I° a XI°, oppure quella “Francese”, espressa da una cifra, (Da: 3 >>> A: 9) seguita da una lettera, (a – b – c) e si utilizza il simbolo “+” per definire i gradi intermedi; infine, come anticipato, ne esistono anche altre: come quella degli Stati Uniti, dell’Inghilterra o dell’Australia.
  • Arrampicata Artificiale. Viene utilizzata una scala composta da sei gradi crescenti, dall’A0 all’A5, (cui viene aggiunto un settimo grado a parte) essa è basata sulla difficoltà e sulla quantità di strumenti artificiali usati.
  • Arrampicata su Ghiaccio. In questo ambito si utilizza la scala “Canadese”, che “abbinando” i gradi, esprime sia la difficoltà d’ambiente, (espressa con un Nr. Romano da I a VI) sia quella tecnica, (espressa con un Nr. Arabo da 1 a 6); oggi, è consuetudine utilizzarne un’altra, chiamata “WI > Water Ice”, essa ha una scala che parte dal grado WI1 e arriva al grado WI7.
  • Arrampicata su Terreno Misto. Qui si utilizza una scala di difficoltà chiamata “M > Mixed”, ovvero, l’ “assetto” dell’alpinista non cambia e gli strumenti per la progressione vengono utilizzati in forma continuativa, indipendentemente dal tipo di terreno su cui si è impegnati; essa, ha una scala che parte dal grado M1 e arriva al grado M13.

… aspetti simili e complementari …

… dall’alpinismo e verso l’alpinismo … affinità e diversità …

… differenze con l’ Arrampicata …

… la differenza fondamentale tra l’alpinismo propriamente detto e la disciplina dell’arrampicata sportiva si potrebbe condensare che, mentre nell’alpinismo lo scopo dell’ascensione è in genere il raggiungimento della vetta di una montagna, nell’arrampicata cosiddetta “sportiva” l’obiettivo prevalente è il superamento di una difficoltà su una parete, (naturale o artificiale) o di una parte di essa, attraverso la cura del gesto atletico.

Un’ulteriore differenza riguarda le difficoltà, quelle incontrate nell’alpinismo possono essere di varia natura, legate anche alle condizioni ambientali e meteorologiche, (Ad esempio: l’altitudine, la presenza di ghiaccio e neve, l’esposizione alle variazioni meteorologiche, la lontananza da luoghi abitati, la durata dello sforzo psicofisico, i dislivelli da superare, la rarefazione dell’aria, ecc.), mentre, nell’arrampicata sportiva le difficoltà sono invece prevalentemente di tipo tecnico. (Ad esempio: una parete fortemente strapiombante, la scarsità di appigli e appoggi); inoltre, anche le caratteristiche dello sforzo fisico tendono a essere sostanzialmente differenti: nell’alpinismo, in genere, prevale la resistenza fisico-aerobica dettata da uno sforzo prolungato che può coinvolgere anche tutto il corpo, nell’arrampicata si ha invece una prevalente necessità di forza muscolare degli arti superiori. (Massimale / Resistente)

In sostanza: se per una corretta pratica dell’alpinismo, oltre a un’adeguata preparazione fisica e tecnica è anche necessaria una buona conoscenza dell’ambiente di montagna, invece, nell’arrampicata sportiva – dove i rischi oggettivi legati alla frequentazione dell’ambiente montano sono minori, o addirittura inesistenti, (Ad esempio: Arrampicata Indoor) – si può invece prestare maggiore attenzione alla tecnica del gesto scalatorio, concentrando su di esso tutto l’allenamento fisico e mentale.

Pur trattandosi di due specialità che, nella loro storia, si sono progressivamente allontanate l’una dell’altra, per tradizione, per consuetudini e attività pratiche oltre che per la loro stessa natura concettuale, si può tuttavia notare che l’evoluzione tecnica, (attraverso il superamento di gradi di difficoltà sempre maggiori) apportata dall’arrampicata sportiva sul terreno della falesia ha di fatto innalzato le capacità medie “sportivo-arrampicatorie” delle nuove generazioni e nel tempo, ha quindi contribuito ad innalzare anche il livello delle capacità tecniche delle salite in ambiente alpino.

… differenze con l’ Escursionismo …

… l’escursionismo è invece una forma di attività motoria basata sul camminare nel territorio, sia lungo percorsi (strade, sentieri, ecc.), anche variamente attrezzati, sia liberamente al di fuori di percorsi definiti, escludendo le ascensioni alle vette nelle modalità proposte dall’alpinismo, risultando quindi tipicamente più accessibili a chi vuol frequentare l’ambiente montano … ovviamente, i percorsi di avvicinamento con caratteristiche escursionistiche, preludono spesso alla successiva scalata alpinistica.

… differenze con lo Sci-Alpinismo e lo Sci-Escursionismo …

… lo sci-alpinismo come lo sci-escursionismo sono invece delle disciplina affini all’alpinismo consistendo in ascensioni a vette, ma su pendii e ambienti innevati, tipicamente con salite con sci ai piedi muniti di pelli di foca e/o tratti in salita con gli sci “in spalla”, generalmente, si sviluppano senza affrontare tratti di arrampicata su roccia e ghiaccio particolarmente impegnativi; la successiva discesa o l’itinerario di traversata, (che può prevedere anche ripetuti “cambi di assetto”) avviene tipicamente sempre con gli sci ai piedi, percorrendo pendii e versanti innevati, utilizzando le specifiche tecniche di discesa “fuori pista” … anche in questo caso, i percorsi di avvicinamento di tipo sci-alpinistico o sci-escursionistico, possono preludere alla successiva scalata alpinistica.


SCALA delle DIFFICOLTA’

Oggi esistono elaborazioni e risultati di una “prima classificazione”, che nel tempo, venne sviluppata, articolata e completata con l’indicazione, attraverso una serie di scale specifiche, dei passaggi di massima difficoltà; si tratta di una scala di difficoltà di origine francese, che descrive complessivamente i valori di lunghezza, difficoltà, esposizione della via, il “Grado” è espresso con le lettere:

F  –  PD  –  AD  –  D  –  TD  –  ED  –  EX (ABO).

Aggiungendo a questi gradi, il segno di più, (+) o meno, (-) accanto alla sigla codificata, si ottengono dei gradi di classificazione intermedia.

F = Facile.

[Terminologia Francese: Facile]

Ascensione che non presenta particolari difficoltà, anche se l’uso dell’attrezzatura da alpinismo può rendersi necessaria.

PD = Poco Difficile.

[Terminologia Francese: Peu Difficile]

Ascensione che presenta qualche difficoltà alpinistica su roccia e ghiaccio, è possibile incontrare pendii di neve/ghiaccio con inclinazione fino a 35°/40°, i passaggi in arrampicata sono generalmente di livello elementare.

AD = Abbastanza Difficile.

[Terminologia Francese: Assez Difficile]

L’ascensione “AD” presenta difficoltà alpinistiche sia su roccia, sia su ghiaccio, oltre a pendii di neve e ghiaccio fino a 45°/50°, i passaggi in arrampicata rientrano generalmente nel III° Grado UIAA.

D = Difficile.

[Terminologia Francese: Difficile]

Questo livello, presenta difficoltà alpinistiche più sostenute, che si affrontano su roccia e su ghiaccio; i pendii di neve e ghiaccio sono compresi tra i 50° e i 70°, mentre l’arrampicata “abbraccia” i Gradi UIAA: V°/VI°/VII°.

TD = Molto Difficile.

[Terminologia Francese: Trés Difficile]

L’ascensione “TD” presenta forti difficoltà alpinistiche, l’impegno risulta sostenuto sia su roccia, sia su ghiaccio; le pareti di neve e ghiaccio hanno pendenze tra i 70° e gli 80°, mentre l’arrampicata raggiunge l’VIII° Grado UIAA.

ED = Estremamente Difficile.

[Terminologia Francese: Extremement Difficile]

Questo livello affronta difficoltà alpinistiche estreme, su roccia e ghiaccio, le pareti di neve/ghiaccio arrivano fino a 90° e l’impegno è costantemente sostenuto, inoltre, l’arrampicata raggiunge il IX° Grado UIAA.

EX = Eccezionalmente Difficile.  (ABO)

[Terminologia Francese: Exceptionnellement Difficile / Abominable]

Le ascensioni di questo livello presentano difficoltà alpinistiche eccezionali, sia su roccia che su ghiaccio, il “contesto” in cui si opera, affronta pareti di ghiaccio e roccia strapiombanti, il livello dell’arrampicata raggiunge il X° Grado UIAA o addirittura superiore; lungo la “Via” le protezioni sono particolarmente precarie.


SCALA delle DIFFICOLTA’ su NEVE e GHIACCIO

Anche qui la valutazione è rivolta all’impegno globale, sia tecnico che psicologico richiesto da una ascensione: essa non rappresenta, né la somma né la media delle difficoltà tecniche dei singoli passaggi, infatti, si considerano condizioni mediamente buone, quindi favorevoli, anche se non ottime e le inclinazioni dei pendii sono espresse in gradi; la scala si articola come quella delle difficoltà alpinistiche, ed è completata con l’indicazione attraverso una serie di scale specifiche, relativamente ai passaggi di massimo impegno.

TIPO di SALITA ALPINISTICA.  (Normale / Roccia / Ghiaccio)

  • A – Salita alpinistica normale, non richiede attrezzatura particolare e non affronta passaggi in arrampicata, il tracciato può presentare delle zone ripide ed impervie, alcuni passaggi esposti e la difficoltà tecnica non va oltre il I° Grado.
  • AR – Salita alpinistica su roccia, l’itinerario affronta passaggi di arrampicata dal II° Grado a crescere, richiede l’uso dell’attrezzatura da arrampicata, (Corda – Imbracatura – Moschettoni – ecc.) e dei dispositivi di protezione individuale; necessita di esperienza ed allenamento.
  • AG – Salita alpinistica su neve e ghiaccio, affronta pendenze superiori ai 35°, creste e canali ghiacciati, richiede l’uso dell’attrezzatura da arrampicata sia da roccia, sia per la progressione su ghiaccio, necessita di esperienza, capacità di valutazione ed allenamento.