ATTREZZATURA

Continuiamo il “viaggio” tra le attrezzature per l’escursionismo, con la consapevolezza di non poter esaurire su queste pagine, tutti i quesiti che ci vengono in mente, ma … proviamo a sollecitare l’interesse ad approfondire e vediamo ciò che potremmo scoprire riguardo lo “Zaino” …

Come accade per tutti i prodotti, dai più sofisticati ai più semplici, per riuscire ad individuare lo “Zaino” ideale, quello che farà al nostro caso … quello che ci soddisferà in tutto e per tutto … quello a cui ci affezioneremo … occorre, prima di tutto, “conoscere” in anticipo l’uso che andremo a farne, ovvero, dovremmo porci delle semplici domande:

  • Vorremo utilizzarlo prevalentemente in estate o anche in inverno ?
  • Servirà per utilizzarlo in inverno per praticare scialpinismo o escursioni con le racchette da neve ?
  • Lo sceglieremo adatto per delle escursioni in giornata, anche impegnative ?
  • Servirà per percorrere dei trekking di più giorni, con pernottamento, magari, anche muovendosi in tenda ?
  • Vorremo un prodotto adatto a fare delle “Vie Ferrate” e/o delle salite alpinistiche ?
  • Lo sceglieremo solamente per delle semplici passeggiate?

Dopo aver dato risposta ai quesiti … potremmo avere le idee più chiare … provando ad “analizzare” un sommario elenco dei diversi tipi di zaino da montagna presenti sul mercato, pronti … “ad individuare il nostro!”

Zaino … alcune informazioni … alcuni consigli …

Gli zaini adatti alla pratica delle molteplici attività legate alla montagna, possono essere distinti in “categorie”, ognuna con sue specifiche caratteristiche, ad esempio: lo zaino per “Escursionismo Leggero”, quello “Trekking”, quello “Alpinismo” e ancora, lo zaino da “Scialpinismo” e/o per “Escursionismo Invernale”, oggi esistono anche lo zaino da “Freeride” e lo zaino da “Trail Running”.

Qui di seguito sono elencate le caratteristiche salienti per ognuno dei modelli.

ZAINO per ESCURSIONISMO “Leggero”.  Questi modelli sono piuttosto semplici e leggeri, sono adatti per passeggiate ed escursioni da svolgere in una giornata, generalmente non hanno “dotazioni accessorie” supplementari, (“Coprizaino”); il “sacco” viene realizzato con spessori leggeri e non sono dotati di aperture supplementari, solitamente sono impermeabili, ma questa caratteristica ha una durata limitata, la loro struttura potrebbe non avere ausili che gli conferiscano rigidità e forma stabile, gli spallacci e la cintura sono realizzate con imbottiture sottili, mentre le tasche esterne, tendono ad “allargare” la forma.

Le caratteristiche di questo zaino, purtroppo, escludono la possibilità di “regolazioni fini”, mentre, per quanto riguarda la fascia di capienza consigliata, questa tipologia di prodotto si colloca in quella compresa tra i 25 e 35 litri.

ZAINO da TREKKING.  Sono prodotti, adatti a trekking e “viaggi escursionistici”, quindi da utilizzare per più giorni consecutivi, si caratterizzano per un’elevata capienza, (Estensibile) e per la possibile presenza, di tasche esterne laterali, (… oggi, ritenuta un’opzione non particolarmente accattivante … o comunque con forma “a soffietto” …) la maggioranza dei modelli, oggi sono dotati di scomparti accessibili tramite cerniere esterne, al fine di permettere l’accesso interno direttamente, senza doverlo svuotare ogni volta; la copertura della parte superiore è dotata di una doppia tasca, esterna e interna, che in alcuni modelli può essere “sganciata” dallo zaino, per trasformarla all’occorrenza, in una comoda sacca o in un capiente marsupio, utile per brevi spostamenti “Post-Tragitto”.

Aspetti importanti di queste tipologie di zaini sono la possibile dotazione con sacche tipo “Camel Bag” per il trasporto dei liquidi e un più comodo sistema per dissetarsi, (… ovvero senza togliere lo zaino …) e della copertura “Coprizaino”, (… generalmente nella tasca posta sul fondo …) per una migliore protezione alle intemperie; tutti i modelli sono dotati di struttura a “telaio rigido”, aspetto che conferisce al prodotto una efficace comodità d’uso, come anche la presenza di molteplici possibilità di regolazione, in altezza, di bilanciamento, laterali e altri accessori.

Argomento capienza, per questi tipi di zaino c’é da fare una considerazione, per poter affrontare dei “Mini-Trekking”, (… fino a 3/4 giorni …) potrebbe essere sufficiente un modello con una capacità di 35-45 litri; diversamente, per affrontare itinerari di maggior durata, con la necessità di portare con sé delle attrezzature o dove si sia previsto il bivacco con l’utilizzo della tenda, bisognerà orientarsi su modelli con capienza maggiore, ovvero collocarsi nella fascia che va dai 55 ai 65 litri, valutando anche che vi sia la possibilità di “estenderne” la capacità.

ZAINO da ALPINISMO.  Questi modelli si distinguono da quelli esclusiamente per il “Trekking” in quanto sono costruiti con forme più affusolate, stretti e senza la presenza di tasche laterali, hanno di regola spessori del tessuto maggiori, proprio perché questo tipo di struttura protegge meglio lo zaino nel caso possa sfregare contro la roccia e/o evita il rischio che possa impigliarsi in passaggi rocciosi particolarmente stretti, anche questo tipo di zaini ha la possibilità di accedere al sacco tramite aperture con cerniera che evitano di dover aprire e svuotarne il contenuto, hanno il fondo impermeabile e particolarmente resistente allo sfregamento, inoltre presentano tutta una serie di lacci dedicati, finalizzati al posizionamento delle attrezzature in maniera ottimale, ideali per salite alpinistiche e “Vie Ferrate”.

Sulla capienza dovremo considerare che per brevi itinerari, potrà essere sufficiente uno zaino da 28-35 litri, mentre per itinerari di maggior durata, ad alta quota e anche di più giorni, saranno ottimali modelli con capacità maggiori, da 35 a 50 litri.  In alcuni modelli possono essere presenti attacchi laterali adatti al trasporto degli sci.

ZAINO da SCIALPINISMO.  Modello che nello specifico racchiude le caratteristiche dello “Zaino da Alpinismo”, ma risulta quasi “essenziale” … leggero, poco ingombrante, comodo da portare e veloce da togliere, questi aspetti sono un “must” per questa tipologia, il “divario” con cui si approccia a salita e discesa nel praticare questa disciplina in “agilità”, lo evidenzia e oggi, rende fondamentale la possibilità di scegliere un prodotto dedicato; per escursioni giornaliere, 25-30 litri di capacità possono essere sufficienti, mentre per affrontare le “Grandi Randonnée” su neve, (… con Traversate / Pernottamenti / Attrezzature …) ci si potrà orientare su capacità intorno ai 40/42 litri.

I modelli recenti, sono dotati di un apposito scomparto accessibile dall’esterno dove riporre il “Kit di Autosoccorso”, utile e di fondamentale praticità in caso di emergenza … sono altresì dotati di accessori laterali per il fissaggio degli sci in maniera “classica” e spesso, sul lato esterno frontale, offrono la possibilità di un “fissaggio diagonale”.

ZAINO da FREERIDE.  Questo prodotto ha una “sua” particolare collocazione, è specifico per coloro che “vedono” solamente la pratica della disciplina “Freeride” … infatti, a parità dei valori di capacità, risulta un po’ più pesante e resistente rispetto agli zaini da “Scialpinismo” classici, (… che possono essere adatti anche per un uso escursionistico …) lo si distingue per la sua forma “simil trapezioidale” e la perfetta aderenza al corpo, in alcuni particolari sono adottate sagome più snelle, proprio per favorire la mobilità dell’utilizzatore durante l’attività.

L’allestimento è essenziale, dedicato alla pratica specifica, all’interno, troviamo un apposito scomparto per alloggiare il “Kit di Autosoccorso”, che rimane comunque accessibile anche dall’esterno; in termini di capacità dovremo considerare che questa disciplina “vincola” un po’ le attività pluri giornaliere, quindi 25-30 litri saranno sufficienti.

ZAINO da TRAIL-RUNNING.  Questi modelli sono “zaini tecnici”, hanno degli adattamenti su misura, (Es. “Zaini Idrici”) e sono diventati un elemento essenziale per il “Trail Running”, tuttavia, vengono sempre più utilizzati per le escursioni, definite … “a passo svelto” … anche se, in effetti si tratta quasi di una corsa; quindi, se ci trovassimo in una struttura, il nostro zaino sarebbe appoggiato a bordo pista, ma, visto che ci troveremo in ambiente … il “Sacco da Trail” … dovrà essere poco ingombrante e leggero.  Sul mercato esistono due grandi “concept” per l’attività di “Trail Running”: lo “Zaino” e il “Gilet”, vediamone le differenze sostanziali.

Lo “Zaino” di concezione classica sarà polivalente adatto per un uso multi-attività, potrà accompagnarvi nelle vostre prime uscite, ma l’effetto di “sballottamento” lo renderà rapidamente quasi sgradevole all’uso; il “Gilet” è concepito appositamente per la corsa a piedi, viene indossato sulla parte superiore del dorso e si adatta alla perfezione al vostro corpo, in maniera che quando si correrà, vengano ad essere eliminati gli scomodi “sballottamenti” e … data la sua forma ergonomica, andrà a formare un tutt’uno con il vostro corpo.  Appare ovvio che le caratteristiche di questi due prodotti abbiano il “loro” specifico ambito d’uso, ma non è tutto … esistono anche le “Sport Belts”, (“Cinture”) adatte a percorsi sprint, ovvero di breve durata, (Circa 1 Ora) e svolte in ambito urbano. (“Urban Trail”)

Per quanto riguarda i volumi in gioco relativamente alle capacità di questi differenti prodotti per il “Trail”, si potranno collocare in una fascia tra i 2 e 5 litri le “Sport Belts” e gli “Zaini Idrici”, mentre i “Gilet” andranno a occupare la fascia 8/10 litri ed infine, gli “Zaini Trail” l’ultimo step, compreso tra i 12 e 15 litri.

Infine, per questo specifico ambito, sarebbe opportuno fare alcune considerazioni, legate principalmente al concetto di “autonomia”, il requisito principale ed ineliminabile durante lo svolgimento di quasi tutte le attività di “Trail Running”, ovvero tutto quel materiale o accessori resi obbligatori, ad esempio per partecipare alle maratone “Ultra Trail”; Borracce, Snack, Kit di Pronto Soccorso, Pila Frontale, Berretto, Guanti, Giacche, Manicotti, Bastoncini, ecc. che dovranno essere collocati nella maniera più idonea sugli “zaini”, magari anche aggiungendo elementi/contenitori che sostanzialmente “trasformano” il prodotto stesso.

Proprio per questo aspetto e con ogni probabilità, appare evidente quanta differenza può esserci tra “Escursionismo” e “Trail”, l’uno praticato in forma più lenta, “quasi” contemplativa, l’altro in maniera più veloce, agile e scattante.

Come preparare lo zaino per un’escursione …

Un’escursione … Un trekking … Bene! Ora è il momento di riempirlo, ma … Cosa portare con sé ? … e … Come preparare al meglio lo zaino ? … servirà fare una importante premessa … per preparare lo zaino non esiste una “ricetta” precisa … nulla è da prendere alla lettera … ma sarà sempre l’ “Escursionista” … a trovare  il “giusto mix” di cose da portare sulle spalle, in relazione alla difficoltà, alla lunghezza dell’escursione, alla stagione, alle condizioni atmosferiche e … quale ultimo aspetto, ma non meno importante, alla propria preparazione ed esperienza … così, in caso possa essere utile seguire una traccia, trovate indicazioni per tre “opzioni escursionistiche” … 1 giorno … 2/3 giorni … trekking …

… servirà portare solo l’indispensabile ! …

… se è vero che risparmiare peso vorrà dire risparmiare fatica, nel preparare lo zaino si dovranno scegliere solo dotazioni utili e indispensabili, quindi, lasciare a casa quelle superflue, tenendo conto, che sarà il tempo e l’esperienza a farvi trovare il giusto compromesso tra il peso dello zaino e la reale utilità di tutto ciò che porteremo sulle spalle … decidere cosa mettere nello zaino è una questione molto soggettiva, spesso sono scelte che non possono non prescindere da molte variabili …

… un esempio adatto a riflettere …

… in un’escursione con 1000 metri di dislivello da svolgere in giornata, un’escursionista ben allenato può “gestire” questa attività scegliendo di usare pochi liquidi per idratarsi, (… comunque sbagliando …) e pochi o nessun alimento per portarla a termine, viceversa, una persona alle prime esperienze che voglia intraprendere il “cammino” per diventare un’escursionista, quindi, un soggetto poco abituato/allenato, anche oltre un litro di liquidi potrebbe non bastare, stessa cosa vale anche per la quantità degli alimenti solidi … completando l’esempio, per quanto riguarda l’abbigliamento, invece, grosse differenze non dovremmo trovarne … in genere si potrebbe affermare che a parità di percorso, probabilmente, proprio chi sarà meno allenato, si troverà costretto a sobbarcarsi più peso sulle spalle, perché maggiore, sarà la durata dell’attività e di permanenza lungo il percorso scelto, ciò potrebbe comportare un aumento delle probabilità di farsi sorprendere da un improvviso cambiamento atmosferico, (… un temporale pomeridiano …) come anche di avere la necessità di disporre di più alimenti, di indumenti e di liquidi, per riuscire a portare a termine con una ragionevole sicurezza l’itinerario …

… arrivando a concludere …

… preso atto che non esiste un elenco di cose, (… una “ricetta” precisa …) che vada bene per tutti e per ogni escursione si voglia intraprendere, ma solo delle dotazioni che sono più importanti e altre che lo sono meno, la giusta combinazione tra peso e comfort sarà proprio l’escursionista a trovarla, in relazione al proprio allenamento, alla propria esperienza, alle condizioni meteo previste … è corretto, che ognuno di noi abbia a preparare il proprio zaino … e volendo sottolineare “proprio” … nel senso di: tagliato su misura per sé e … proprio per quella occasione!

Come fare lo zaino per un trekking di più giorni …

Per affrontare un trekking di più giorni non dovremo farci assalire dall’ansia … riempendo lo zaino con tutto ciò che potrebbe sembrarci utile, perché, scopriremmo ben presto che di molte cose, potremmo farne a meno, a maggior ragione, data la continuità e la durata giornaliera dello sforzo, ripetuta nel tempo, il nostro zaino dovrà assumere un peso contenuto da trasportare, ma, allo stesso tempo … avere con sé tutto ciò che potrebbe servire durante l’itinerario; se prevediamo di pernottare in rifugio o in bivacco, oltre alla normale dotazione per un’escursione giornaliera, basterà aggiungere un sacco lenzuolo e poco altro, (… Sacchetto per Toilette) viceversa, se volessimo vivere un’esperienza particolarmente “Wilderness”, scegliendo di passare la notte con dei bivacchi all’aperto o in tenda, dovremo appesantire il tutto, per portare con noi attrezzature e una scorta di alimenti e liquidi adeguata, con l’unica scappatoia di informarsi preventivamente se sul percorso esiste la possibilità di trovare punti di appoggio in cui fare rifornimento.

In tutti i casi e a maggior ragione nelle esperienze “Wilderness”, i ricambi di abbigliamento dovranno essere “misurati”, (… è forse un  punto di vista, però …) è decisamente meglio prevedere un eventuale bucato a fine giornata, piuttosto che esagerare con gli indumenti e il carico sulle spalle; infine, in tutte le attività svolte in ambiente risulterà molto utile adottare un’astuzia, ovvero, infilare il proprio abbigliamento in sacchetti di plastica … così facendo, lo zaino sarà più ordinato e gli indumenti saranno protetti in caso incontriate del maltempo.

Rispettando queste indicazioni, a “zaino preparato” … non dovremmo superare i 5/7 Kg per le escursioni di una giornata, gli 8/10 kg per le escursioni di due/tre giorni o anche i “Mini-Trekking”, mentre per itinerari di trekking impegnativo, potremmo adottare il “Metodo Percentuale”, ovvero il 10 – 12 % del proprio peso, ma più semplicemente potremmo calcolare 10/12 kg per le donne e 13/15 per gli uomini; se infine, guardiamo all’esperienza “Wilderness” … difficilmente si riuscirà a rimanere sotto i 15 kg, anche centellinando le scorte di cibo.

Come disporre i materiali per avere uno zaino bilanciato e funzionale …

Sottovalutare una corretta distribuzione del peso, anche una perfetta disposizione centrale dello stesso, all’interno dello zaino, ci farebbe commettere un grave errore, infatti, uno zaino riempito nel modo corretto dall’alto verso il basso e ben bilanciato, anche lateralmente, influirà positivamente sul piacere e sulla sicurezza del portare a termine l’escursione; seguendo queste indicazioni si potrà organizzare uno zaino “ad hoc” … quindi posizioneremo:

  • Fondo >>> Materiali leggeri. (Ricambi – Sacco Lenzuolo/Pelo – Ecc.)
  • Centro >>> Capi di abbigliamento. (Pile/Giacche – Pantaloni – Scorte Alimentari)
  • Alto >>> Documentazione – Accessori – Guanti – Cappello.
  • Tasche >>> Borracce – Creme Protettive – Bastoncini.
  • Fondello >>> Giacca Impermeabile – Protezioni per le intemperie – Kit di Pronto Soccorso.

Disponendo ogni oggetto con cura, in modo da avere una distribuzione del peso il più centrale possibile, equilibrando le differenze di peso che si dovessero verificare; Attenzione! … provare lo zaino pieno prima di partire, anche per la “Prova Peso” e calibrare le regolazioni … Sempre!

Inoltre, sarà buona norma fare ciò anche con i lati esterni dello zaino, (Tasche a soffietto) e se possibile, sarebbe meglio evitare di “appendere” carichi esterni che non rimangono protetti, possano muoversi sbilanciandoci o impigliarsi durante l’escursione.

SCHEMA

DISTRIBUZIONE

PESO

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… potremmo continuare ad informarci consultando le altre pagine e …

… trovare spunti per eventuali approfondimenti …

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